Hai mai voluto promuovere la tua attività con un video autoprodotto? Uno dei problemi più grossi, quando non si è professionisti, è quello di fare video di buona qualità. Te ne parlo in questo articolo.

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Immagina di fare shopping, magari in una strada del centro di una grande città. Ti imbatti in una vetrina di abiti di ottima fattura, dello stile che piace a te e sono potenzialmente abiti che ti calzerebbero a pennello. Però la vetrina è sporca, c’è polvere sugli abiti e sui dettagli, i cartellini dei prezzi sono mal scritti e gli stessi abiti sono montati male sui manichini. È molto probabile che andresti oltre, senza nemmeno entrare in quel negozio, per rivolgerti a qualche negozio più avanti, che magari fa abiti più scadenti, ma ha la vetrina più curata.

Il video autoprodotto come vetrina personale

Nella creazione di un video, per quanto questo possa essere semplice, dobbiamo tenere conto che si rischia la stessa cosa. Soprattutto se facciamo un video per il nostro sito web o il nostro canale social, ci stiamo mettendo in vetrina. Non stiamo solo mettendoci la faccia (cosa sicuramente ammirevole), stiamo anche dimostrando il nostro livello di attenzione e di cura per ciò che facciamo e per i clienti.
Il sarto, infatti, non è un vetrinista. Eppure la sua vetrina dev’essere curata bene per poter vendere i suoi vestiti.
Allo stesso modo, anche se non siamo videomaker, il fatto di avere un video che sia curato dimostra da parte nostra cura per ciò che facciamo.

Meglio i contenuti o la forma?

Nell’ideazione e produzione di un video, i contenuti hanno un’importanza enorme. Tra un video tecnicamente non perfetto con contenuti eccellenti e un video tecnicamente perfetto con contenuti scadenti, il primo è sicuramente da preferire. I contenuti hanno a che vedere, prima di tutto, con la scrittura del video stesso. Un video “ben scritto”, in cui sia chiara la scaletta delle cose da mostrare e dire, è un video che, comunque, risulterà efficace. Quindi possiamo fare a meno della qualità? Qui va ampliata la riflessione…

Molto spesso una serie di video riguardanti attività (in particolare servizi) può anche essere parzialmente o totalmente autoprodotti. Gli strumenti a nostra disposizione, infatti, a partire da uno smartphone, permettono dei risultati che, con un po’ di cura, possono essere sicuramente apprezzabili. Tuttavia, ci capita spesso di vedere filmati amatoriali per nulla attraenti, ma che anzi gettano una cattiva luce sull’azienda o il professionista che l’ha prodotto e pubblicato.

Se un video ha un rumore di fondo (vento, scroscio d’acqua di una fontana, traffico…) che copre la voce di chi parla o l’inquadratura è fatta in modo tale che la luce non valorizzi la persona ripresa, quel video sarà oggettivamente brutto. E per quanto i contenuti siano validi, il rischio è quello di una cattiva promozione: insomma un effetto boomerang. E quindi che fare se il tuo budget è risicato?

Consigli base per un video

Prima di tutto ricordati che devi comunicare per arrivare al tuo target, non per puro narcisismo. Quindi il primo consiglio che ti dò è quello di far vedere il video autoprodotto a qualche amico o parente (ancora meglio se ha un minimo di esperienza nel settore) e fatti dare un feedback sincero. Cos’è la prima cosa che nota del tuo video? Il messaggio arriva o viene distratto da qualcosa? Se non riusciamo a fare un video che ci convinca, beh, a quel punto ci sono varie soluzioni.

La prima è cercare qualche tutorial. Su Youtube se ne trovano letteralmente milioni. Certo, capire quale sia migliore se non sei un professionista non è facile.
La seconda è confrontarsi con un esperto per capire se, effettivamente, possiamo realizzare il video che abbiamo in mente da soli o se magari serve l’aiuto di un professionista. Un bravo videomaker, infatti, può darti già delle indicazioni fondamentali per le tue riprese o farti un corso ad hoc senza andare a pesare troppo sulle tue finanze e far sì che tu possa camminare sulle tue gambe.

Molti video di qualità sono realizzati da non addetti ai lavori. Abbiamo già citato, infatti, personaggi come Luca Ferrini – Difensore Tributario, che realizza video praticamente di continuo, ad un alto livello. E non è un videomaker! Il più conosciuto oggi è Marco Montemagno che comunque non è un videomaker (sebbene è probabile che in qualche caso abbia qualcuno che lo aiuti).

Ti sei mai cimentato in un video autoprodotto per la tua attività?
Raccontacelo nei commenti a fondo pagina!

 

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