È uscito IGTV. Instagram ci ha fregato.
Il mondo video making non era rimasto poi così tanto impressionato dalle Stories di Instagram (IG, per gli amici), perché la loro durata è ridotta, perché sono girabili solo da telefono, perché vanno bene per un contenuto al volo, ma non per contenuti più articolati, salvo frazionarli notevolmente.
Eppure le Stories hanno influenzato la creazione dei contenuti video, al punto che qualsiasi blogger di fama è su Instagram e le pubblica per le comunicazioni veloci a chi lo segue.
Ora però quelli di Instagram, oramai parte della famiglia Facebook, si sono messi in testa di far concorrenza a due contenitori: la televisione e Youtube. Per ciò che riguarda la televisione hanno il supporto delle cifre: sempre più persone vedono meno TV in favore di contenuti diffusi online e notevole è anche il fenomeno del second screen. Per quanto riguarda Youtube invece hanno osservato due cose: i video in orizzontale sono scomodi da vedere sul telefonino e su Youtube per trovare un contenuto devi fare ricerche, a meno che tu non sei affezionato e iscritti solo a determinati canali.
Instagram ha così deciso di uscire con una propria piattaforma video, studiata per i video in verticale (di cui già tempo fa avevo parlato), in cui quando ti colleghi vedi direttamente i creatori che ti interessano. Il punto però non è la descrizione della piattaforma. Il vero punto è un altro…
Ana aveva già parlato del come realizzare video col cellulare. Chi scrive non è esperto di strategie online, ma sicuramente un ragionamento su come creare tecnicamente i contenuti va fatto. Quello che mi chiedo da ore è…
Come cambierà il videomaking con IGTV?
Se parliamo con molti videomaker anche solo dell’ipotesi di fare video con il cellulare, il rischio è quello di una rissa.
Però non si possono ignorare alcuni fattori:
- i cellulari hanno videocamere sempre migliori, con caratteristiche che sono paragonabili a quelle di videocamere professionali;
- chiunque (o quasi) ha uno smartphone in tasca. Se deve creare contenuti, tirare fuori lo smartphone è genericamente più economico che chiamare una società di produzione!
Con Youtube e Vimeo, le piattaforme più note per i video, siamo arrivati al punto che ci debba essere sempre una cinematicità dei contenuti. I creatori più famosi (penso a Casey Neistat o Peter McKinnon, oppure in Italia Marcello Ascani, Matteo Bruno a.k.a. Cane Secco, Francesco Galati a.k.a. Il Signor Franz, Nicolò Balini a.k.a. Human Safari) i video li sanno fare sul serio. Conoscono le regole della fotografia, vengono da un background molto forte di conoscenze fotografiche. I loro contenuti hanno un che di cinematografico e, insieme al contenuto, c’è la bellezza delle immagini, la loro cinematicità appunto. Pensata però su videocamera, quindi in formato landscape, non verticale.
IGTV si propone di andare a rompere le uova nel paniere alla TV (cinematica gioco forza, ma con mezzi di produzione enormi) e a Youtube, cambiando però una cosa fondamentale: il modo di filmare e montare i video.
IGTV e la conferma dei video in verticale
Facciamo un’analisi tecnica veloce:
- non si può filmare direttamente dall’applicazione;
- i video sono in verticale;
Tecnicamente significa che cambia lo strumento della creazione. Quest’ultimo diventa il tablet o lo smartphone.
Alcune cose, girate in verticale, perdono di cinematicità e quindi potrebbero non funzionare. Per contro, alcuni video vanno visti per forza in formato landscape. Nonostante ciò però molti contenuti possono essere pensati per il formato verticale.
Il formato verticale prevede una diversa organizzazione dello spazio. Questo significa ripensare, per esempio, titoli, posizionamento del logo, ecc. Prevede inquadrature diverse, prevede che con un buon telefono e un po’ di creatività si possa pensare a una diversa forma di video. Sul lungo periodo prevede anche che vada ripensato l’hardware.
A oggi, almeno che io sappia, tutte le videocamere ragionano in formato landscape. Sempre di più, però, le videocamere “parlano” con i cellulari, in funzione della possibilità di creare contenuti da poter condividere online.
Non mi stupirei se, da qui a qualche anno, cominceremo a vedere videocamere che “ragionino” in verticale.